Oggi in direzione sanitaria all’ospedale San Timoteo audit clinico per ricostruire i passaggi dell’ospedale in relazione al caso di Emilio Salvatore Sarni, 47 anni, deceduto venerdì scorso. La Procura ha disposto l’autopsia, che si svolgerà entro venerdì. Il sindaco di Rotello ha fatto sapere che il giorno dei funerali sarà lutto cittadino.
La morte improvvisa di Emilio Salvatore Sarni, 47 anni, avvenuta lo scorso 17 febbraio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Timoteo di Termoli, è oggetto di due indagini. Una è quella della Procura della Repubblica di Larino, alla quale si sono rivolti i familiari dell’uomo, le cui condizioni sono peggiorate in soli 4 giorni fino a diventare gravissime portandolo rapidamente alla morte. La seconda è una inchiesta interna dell’azienda sanitaria regionale del Molise.
Questa mattina nella direzione sanitaria dell’ospedale San Timoteo si è svolto l’audit clinico: medici, infermieri e personale sanitario e socio-sanitario che a vario titolo ha avuto a che fare con il paziente, sottoponendolo a esami, visite, intervento chirurgico e terapia intensiva, hanno relazionato spiegando punto per punto cosa è stato fatto. Se siano stati omessi passaggi fondamentali, esami cruciali che avrebbero potuto accertare la presenza di una infezione in corso (il sospetto è che Emilio Salvatore Sarni sia stato ucciso da una setticemia fulminante) lo dovranno verificare i vertici sanitari della Asrem.
Ma non solo. La Procura di Larino ha acquisito la cartella clinica e ha disposto l’autopsia sulla salma, a disposizione dell’autorità giudiziaria nella cella frigorifero dell’obitorio dell’ospedale. Le parti – tra cui anche i medici che risultano indagati – hanno nominato i loro periti di fiducia che assisteranno all’accertamento tecnico irripetibile, chiesto dagli stessi familiari con un esposto-denuncia. Il medico legale svolgerà l’esame tra domani – giovedì – e dopodomani. Una data non c’è ancora.
Nell’inchiesta è coinvolto il personale di tre unità operative: il Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza (dove il 47enne ha fatto un primo accesso lo scorso 14 febbraio), l’Ortopedia e Traumatologia (che ha fatto una consulenza a seguito del primo accesso del paziente e un intervento chirurgico due giorni dopo, il 16 febbraio) e l’Anestesia e Rianimazione dove l’uomo è stato trasferito in seguito all’operazione.
Emilio Salvatore Sarni, operaio Stellantis e consigliere comunale di Rotello, era arrivato una prima volta martedì in ospedale con il polso gonfio. Aveva fatto pesi – era un grande sportivo, amava correre e praticava molte attività – e un manubrio gli era caduto sul braccio. Il Pronto Soccorso, secondo quanto si apprende, ha richiesto la consulenza ortopedica. Il paziente era stato rimandato a casa con una fasciatura. Due giorni dopo le sue condizioni erano già molto compromesse: si è ripresentato in ospedale con il braccio gonfio dalla spalla alla mano. E’ uscito vivo dalla sala operatoria, ma alcune ore dopo il suo cuore ha smesso di battere in Rianimazione.
Cosa sia stato a causargli la morte in un lasso di tempo tanto breve è compito dei magistrati scoprirlo. La morte del 47enne ha gettato nella disperazione la famiglia (lascia una moglie e una figlia di circa 15 anni) ma anche l’intera popolazione del piccolo comune di Rotello. Sgomenti, annichiliti dallo choc per la perdita di Emilio Salvatore, anche il sindaco Massimo Marmorini e gli altri amministratori comunali. Annunciato il lutto cittadino il giorno dei funerali.
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