Infezione tatuaggio: come riconoscerla e cosa fare?

2023-03-08 17:02:49 By : Ms. Ling K

La percentuale delle persone tatuate è di circa il 12,8% della popolazione generale in Italia, pari a circa 6.900.000 individui tatuati . In questo campione di persone, dall’1% al 5% dei tatuaggi diventano infetti, il che equivale a un quantitativo di casi d’infezione (tra i 69.000 e i 345.000 ) non solo importante ma anche significativo.

I tatuaggi consistono di migliaia di piccoli depositi di inchiostro sotto la superficie della pelle. Tra i tanti rischi, le infezioni possono svilupparsi quando l’inchiostro è contaminato o si riceve un tatuaggio in condizioni non sterili.

Le due forme più comuni di infezione di tatuaggi sono:

*Nella maggior parte dei casi le infezioni sono limitate all’area del tatuaggio. In rari casi, può diventare grave o diffondersi ad altri organi.

I segni e i sintomi rivelatori di un infezione di un tatuaggio sono i seguenti:

Le reazioni possono anche derivare dall’inchiostro stesso. L’inchiostro è spesso composto da (o include) sostanze potenzialmente dannose, tra cui:

Come già menzionato, quello che potrebbe causare l’infezione di un tatuaggio sono l’uso di inchiostro contaminato (o la diluzione dell’inchiostro con acqua non sterile) o il ricevimento di un tatuaggio in condizioni non sterili (ad esempio, l’uso di aghi non sterili, attrezzatura per tatuaggi sporca). L’infezione può essere batterica o virale.

Le infezioni legate al tatuaggio sono per la maggior parte batteriche; solo poche infezioni virali localizzate sono state riferite finora e sono causate da molluscum contagiosum virus (MCV), papillomavirus (HPV) e herpes simplex virus (HSV).

Per quanto riguarda le infezioni virali in generale, un virus in particolare si distingue: Virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Gli aghi, l’attrezzatura e l’inchiostro possono essere contaminati con sangue che contiene HIV o virus dell’epatite C (HCV), trasmissibili al flusso sanguigno.

Il rischio di trasmissione dell’HIV e dell HCV varia rispettivamente dal 0,2% al 0,4%, e dal 3% al 7%, in questo contesto. Anche se non significativamente prevalente, è sicuramente qualcosa da considerare.

[Questo non è un elenco esaustivo.]

Gli antibiotici sono un trattamento comune per le infezioni da tatuaggio. A seconda della diagnosi e la gravità, si possono prendere più antibiotici per eliminare l’infezione. In media, questi farmaci vanno assunti per una durata di sei settimane.

Per le infezioni gravi, gli antibiotici endovenosi (IV) possono essere utili. La chirurgia può anche essere richiesta per le infezioni che non rispondono agli antibiotici. Potrebbe essere necessaria più di una procedura per rimuovere tutta la pelle colpita dell’infezione.

Ovviamente, è utile informare il tatuatore dell’accaduto per 2 principali motivi:

Consigliamo di consultare un medico non appena si nota qualcosa di insolito riguardo il proprio tatuaggio.